Quello che vi presento oggi è un movimento artistico contemporaneo, famoso per le sue sculture giganti e colorate di animali: sto parlando di Cracking Art!
Questo movimento viene fondato nel 1993 da queste persone: Omar Ronda, Alex Angi, Renzo Nucara, Carlo Rizzetti, Marco Veronese, Vittorio Valente e Kicco. Tutti artisti di varie nazionalità che si uniscono per una causa comune.
Lo scopo di Cracking Art va ben oltre la realizzazione di sculture simpatiche, coinvolgenti e di impatto: tutti i soggetti sono infatti realizzati in plastica riciclata. Il fine è quello di far capire al mondo che la plastica è qualcosa di dannoso per l’ambiente, e che il realizzare queste opere d’arte con plastica riciclata evita che questa vada a disperdersi nell’ambiente.
Il termine “Cracking Art” deriva dall’inglese “to crack” e fa riferimento all’atto di spezzarsi, rompersi. Ma con il nome di “cracking catalitico” viene definita la reazione che trasforma il petrolio grezzo in plastica, il momento in cui il naturale diventa artificiale, quello che loro vogliono esprimere con la loro arte.
Il loro è un impegno sociale per fare capire alle persone due cose: la prima è che il nostro mondo sta diventando sempre più artificiale; la seconda è un gesto per cercare di salvare l’ambiente da questa plastica, che viene utilizzata in altro modo.
Quello che organizzano sono spesso delle vere e proprie invasioni: gli animali di Cracking Art formano degli squadroni e invadono le città con delle mostre organizzate, in modo che sia impossibile che la gente non li noti.
Elefanti, chiocciole, cani, gatti, suricati, lupi, rane, rondini, tartarughe e molti altri animali colorati sono pronti a farsi notare. Oltre a questi, anche qualche elemento legato alla natura, come composizioni floreali.
Tra me molte mostre fatte e in corso possiamo citare “BarocCracking” a Vicenza, svolta nel 2018, in cui gli animali hanno invaso la città; “Lupi di Luce”, bellissima installazione in cui i lupi di Cracking Art si sono trovati a sorvegliare le finestre della Sala Luce di Tollegno 1900, creando un effetto davvero scenografico; oppure “Incanto”, in cui moltissime strutture invadono la città di Trieste.
Una serie di occasioni in cui queste installazioni riescono a captare l’attenzione dell’osservatore, facendo passare tutto il resto in secondo piano.
Una grandiosa trovata per un bellissimo obiettivo!
CURIOSITÁ:
Cracking Art si propone di cambiare le regole dell’arte con un manifesto del 2001, diviso in 10 punti e firmato dai partecipanti al movimento.